Incontinenza urinaria femminile, un disagio medico e sociale
L’incontinenza urinaria è una condizione caratterizzata dalla perdita involontaria di urina. Si tratta di una situazione di estremo disagio, soprattutto dal punto di vista sociale e relazionale, che colpisce in prevalenza le donne ma in alcuni casi anche i maschi.
Sintomi e tipologie di incontinenza nelle donne
Esistono diverse forme di incontinenza urinaria. Vediamo le più comuni:
- Incontinenza da stress: la perdita di urina è causata da uno sforzo, quale un colpo di tosse, uno starnuto, un improvviso scoppio di riso, scendere le scale o sollevare un peso;
- Incontinenza da urgenza: la perdita involontaria e improvvisa di urina determinata da una contrazione imprevista e incontrollabile della vescica che rende impossibile trattenere lo stimolo. Questa condizione può verificarsi anche di notte;
- Incontinenza di tipo misto: è l’incontinenza riscontrata più frequentemente. È la perdita di urina involontaria associata allo sforzo, le due componenti sono presenti in percentuali diverse;
- Enuresi notturna: ogni perdita involontaria di urina durante il sonno;
- Incontinenza da rigurgito o ostruttiva (o iscuria paradossa): si caratterizza per il riempimento della vescica, anche in eccesso, con difficoltà tuttavia a svuotarla completamente durante la minzione e colpisce più frequentemente i maschi.
Quali sono le cause dell’incontinenza urinaria?
Le motivazioni principali della predisposizione sono da ricercare nella conformazione anatomica femminile. La gravidanza e il parto sono da considerarsi due fattori di rischio che facilitano lo slittamento dei legamenti di sostegno della vescica.
Ma non ci sono solo questi fattori tra le cause dell’incontinenza femminile. Anche gli ormoni possono svolgere un ruolo importante in tal senso, perché svolgono un’azione di mantenimento del tono muscolare dell’intera area pelvica. La menopausa comporta un calo della loro produzione ed è proprio in questa fase di vita della donna che episodi di perdite involontarie di urina aumentano.
Tra le cause troviamo anche infezioni urinarie o vaginali, effetti collaterali di farmaci o legati ad interventi chirurgici oppure ancora il prolasso degli organi pelvici.
Come si cura? Rimedi e trattamenti
Per la cura dell’incontinenza urinaria si possono percorrere diverse strade, in funzione della causa e della gravità della disfunzione. È sempre utile mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e un corretto apporto di liquidi nell’arco della giornata. Fare attività fisica, evitare alcolici e fumo ma anche fare ricorso con moderazione al caffè e a bevande contenenti caffeina in alcuni casi possono essere, infatti, condizioni sufficienti per aiutare a prevenire le perdite urinarie.
Una volta individuate la tipologia e le cause dell’incontinenza, diventa poi possibile definire un percorso di cura, che può prevedere soluzioni di tipo:
- farmacologico, nei casi in cui l’indebolimento del tono sfinterico sia dovuto per esempio alla carenza ormonale causata da menopausa o da infezioni come la cistite o da iperattività del detrusore;
- rieducazione del pavimento pelvico, ovvero una serie di esercizi utili a rinforzare i muscoli che sostengono gli organi che si trovano nella cavità addominale, tra cui l’uretra e la vescica;
- chirurgico, in casi specifici, per ripristinare un supporto a vescica e uretra.
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